I laser a stato solido si presentano sotto forma di laser a fibra o a disco, con livelli di potenza simili ai laser ad anidride carbonica. Il nome di un laser a fibra è determinato dal mezzo attivo del laser, nel qual caso si tratta di un solido vetroso o cristallino sotto forma di fibre o dischi.
In un laser ad anidride carbonica, il raggio laser viene guidato lungo il percorso del raggio attraverso dispositivi ottici, mentre il raggio laser in fibra viene generato nella fibra attiva e guidato alla testa di taglio della macchina attraverso la fibra di trasmissione. Una delle differenze chiave, a parte il mezzo laser stesso, è la sua lunghezza d'onda.
La lunghezza d'onda di un laser a fibra è di circa 1 µm, mentre quella di un laser ad anidride carbonica è di 10 µm. I laser a fibra hanno lunghezze d'onda più corte e tassi di assorbimento più elevati durante il taglio di acciaio, acciaio inossidabile e alluminio. Un tasso di assorbimento più elevato significa che viene generato meno calore nel materiale lavorato, il che è sicuramente un attributo positivo.
La tecnologia CO2 è la scelta ideale per gli operatori versatili che lavorano vari materiali e lastre metalliche spesse. D'altro canto, i sistemi di taglio laser a fibra possono lavorare una gamma di spessori di lamiera, da sottili a spessi, compresi materiali come acciaio, acciaio inossidabile e alluminio, fino ai metalli non ferrosi (rame e ottone).
Il vantaggio del laser CO2 risiede nella sua qualità di taglio nell'acciaio spesso (acciaio a basso tenore di carbonio). D’altro canto, i laser a fibra hanno velocità di taglio elevate e bassi costi operativi orari. Il laser a fibra richiede molta meno energia del laser ad anidride carbonica e la sua efficienza elettrica è fino a 5 volte. Ancora più importante, il percorso del raggio dei laser a fibra è più semplice. Un altro grande vantaggio è che occupa un’area più compatta.